Esordio Flickers anche nel Subbuteo FISCT, lo
scorso weekend a Cremona, presenti i due “basculanti DOC” Paolo Ciboldi (referente
lombardo ed organizzatore) e Christian Mascitti, nonché l’”esordiente” illustre
EX Marco Baj.
Preambolo
Il torneo contava soltanto 12 partecipanti, di cui
la metà provenienti da Verona, ma era impreziosito dalla presenza di Stefano
Cafaggi, campione italiano in carica, e da alcuni giocatori di ottimo ranking
nazionale, come ad esempio il veronese Milan: una splendida occasione, in
particolare per Marco, di capire il livello del gioco e materiali, nonché di rimpadronirsi,
per quanto possibile, del regolamento.
Si gioca su campi in panno per ragioni di
omologazione, ma tali panni sono posizionati sopra i campi EW incollati sulle
strutture in legno. Ne derivano delle superfici di gioco molto morbide e poco
scorrevoli, sicuramente molto meno efficienti degli ottimi Astropich ammirati a
Livorno in occasione del primo campionato italiano a squadre. Omaggio comunque agli sforzi del Ciby, il
tempo per migliorare c’è, ma qui contava almeno “iniziare”.
Il Torneo
La competizione si svolgerà con Formula Svizzera,
che ci verrebbe da ribattezzare “Svizzera Modificata”, dal momento che già dall’assegnazione
dei primi turni paiono esserci scelte poco “automatiche” o per lo meno poco
logiche dal punto di vista informatico. Sono assegnati 2 punti per la vittoria
ed uno per il pareggio. Comunque si sa, la formula svizzera premia in modo
corretto il primo classificato, mentre per le posizioni successive, soprattutto
su soli 5 turni, accadono sempre alcuni “sorpassi” sul filo di lana per lo meno
curiosi.
Il torneo viene vinto da Stefano Cafaggi, che
mostra esperienza e cinismo, in particolare nella decisiva sfida con Milan
(1-0). Il veronese meriterebbe forse il secondo posto, ma si deve accontentare
del terzo gradino del podio, superato in classifica da Tassone che a dire il
vero è l’unico a fermare Cafaggi (2-2).
Il rocambolesco e divertentissimo scontro del
secondo turno tra Milan e Baj (2-1 per il veronese) è il primo spartiacque per
la vittoria finale: Marco esce prematuramente di scena mentre Milan si gioca
contro Cafaggi il primato, dimostrando maggiore intraprendenza ma venendo
punito da una delle poche occasioni avute dal campione italiano in carica. L’ultimo
turno vede ancora Milan in lizza per la vittoria, ma Marco Baj non riesce a
bloccare Cafaggi (0-1) che vince meritatamente il torneo.
Varie ed
eventuali
Lo sbarco del “mondo old” nella FISCT è cominciato
a Livorno in occasione dei primi campionati italiani a squadre, come detto… in
un contesto molto “amichevole” ma senz’altro già di un certo livello dal punto
di vista organizzativo.
Queste prime uscite dei comitati regionali sono per
forza di cose ancora “perfettibili” e lasciano ancora ampio spazio a molte
abitudini che i giocatori di subbuteo che vorranno integrarsi in FISCT dovranno
per forza di cose modificare. Non sto parlando tanto della “sacralità” della pausa
pranzo, di cui si può discutere… ma molti atteggiamenti, dall’abbigliamento
informale, al consumo di alcoolici durante il torneo, alla non-uniformità nell’atteggiamento
arbitrale (ad esempio con alcuni arbitri i back li devi chiedere tu, altri li
chiamano loro) si estingueranno probabilmente presto in modo naturale o saranno
alla fine confinati in eventi di importanza molto relativa dal punto di vista
agonistico.
Ecco perché si, proprio l’agonismo è una cosa che
non manca in questo ambiente, sia in campo che fuori.
Viene a nostro avviso soltanto un poco mascherato
da atteggiamenti goliardici (alcuni sinceri, altri di facciata) e da un pizzico
di ipocrisia. Nel CDT l’ammissione totale del fine agonistico alla fine ha
portato nel tempo ad una maggiore sportività e poche volte capita di dovere “fare
a sportellate” in campo… a subbuteo sembra ci sia ancora un po’ di lavoro da
fare…
Pagelle
Flickers
Marco Baj (5° posto)
Costretto a giocare molto lentamente, con omini troppo
leggeri che cadono sul panno troppo morbido ad ogni tocco… ma comunque se la
gioca. Si divora l’impossibile contro Milan (1-2), ma gioca sempre nei “primi
campi”, incontrando prevalentemente avversari di prima fascia (lo 0-1 contro Cafaggi
che sfrutta al meglio uno dei tre contropiedi concessi in tutto l’incontro è
comunque più che dignitoso) ed ottiene alla fine quello che voleva, cioè la
sensazione di dover lavorare più sotto l’aspetto materiali che non sul gioco in
se stesso (tiro a parte).
Paolo Ciboldi (7° posto)
Perde contro Tassone l’unico scontro di vertice e gioca
spesso nei campi di retrovia, non incontrando altri avversari di classifica. Arriva
alla fine (quasi inevitabilmente) nel gruppone a 5 punti, ma ci aspettiamo in
futuro molto di più dal Capitano che in questa occasione forse è stato anche un
po’ frenato dallo sforzo organizzativo.
Christian Mascitti (9° posto)
E’ un po’ penalizzato dalla posizione finale, perché
lui qualche avversario più tosto lo incontra, rispetto a Paolo. Prima di cedere
nettamente (dopo la prima grappa) al compagno di squadra Marco Baj (0-4) tiene
testa alla grande al vincitore Cafaggi, superato soltanto nel finale di gara
(1-2).
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