D: Tre tweet (140 caratteri ciascuno) per raccontare:
- Cosa sono per te i Flickers
- Te stesso come uomo
- Te stesso come giocatore
R: I Flickers sono un gruppo di amici con i quali condividere la
passione del calcio da tavolo e tanto altro. Una squadra dove cimentarsi tutti
insieme per una crescita tecnica e agonistica, ponendosi degli obbiettivi che
aggiungano pepe al nostro quotidiano. Come uomo credo di essere un buon
marito, purtroppo padre mancato per avversità del destino, e un professionista
dedito al lavoro. Smisi di giocare a subbuteo a fine 81. Ho ripreso a giocare
dopo più di 30 anni, e francamente sto ancora imparando ad usare le nuove armi
per essere all'altezza del calcio da tavolo attuale.
D: l Flickers sono cambiati molto quest’anno, con la tua presidenza, Vittorio… come hai vissuto questo cambiamento?
R: Lascio questa risposta ai miei compagni di squadra.
D: San Benedetto, la serie C… un’esperienza forte… cosa ti
ha lasciato?
R: Giocai a squadre negli anni 80, vincendo una coppa Italia con i
Diavoli Milano, che allora era l'equivalente del campionato di serie A. Avevo
17 anni e nel girone finale fui poco utilizzato, in ogni caso ho un buon
ricordo di quel campionato. Non pensavo oggi a quasi 54 anni di essere così
teso ed emozionato per una salvezza in serie C. E' cambiato tutto. Oggi nei
campionati federali a tutti i livelli c'è un'atmosfera da professionisti,
tantissima tensione e nervosismo. Bisogna affrontare l'appuntamento al meglio,
preparandosi in ogni dettaglio, tecnico, tattico e mentale.
D: Una tua proposta per il Programma Flickers 2016-17
R: Allargare il gruppo e darci un assetto più competitivo per
affrontare al meglio il campionato a squadre. Con una rosa di giocatori attivi
più ampia, permettere a tutti di partecipare a più tornei a squadre. Oggi
nonostante siamo in 13 tesserati, molto spesso facciamo fatica ad schierare
quattro giocatori nei tornei del sabato. Lasciare spazio a chi vuole giocare
solo per divertirsi, ma contestualmente motivare chi vuole trovare
soddisfazione nelle competizioni ufficiali, perseverando nel cambio di
mentalità e in allenamenti di qualità.
D: Un tuo punto di forza ed uno sul quale lavorarci…
R: L'entusiasmo, la voglia di giocare e tempo da dedicarci ritengo
siano fattori importanti. Il calcio da tavolo moderno assomiglia a una partita
a scacchi. Devo lavorare più sull'aspetto tattico nella gestione della partita,
nonchè su concentrazione e determinazione verso l'obbiettivo. Se privilegi
l'aspetto ludico vai poco lontano nelle competizioni. Devo imparare a versare
poche gocce di vecchio subbuteo, all'interno di un insipido brodo di calcio da
tavolo, per ottenere il piatto vincente.
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