domenica 22 luglio 2018

I Flickers ringraziano e salutano Marco Baj.



I Flickers e in particolare il sottoscritto ringraziano e salutano Marco Baj che dopo tre stagioni con i Bleus torna a vestire i colori dei Warriors di Torino.

Non me ne vogliano i mostri sacri del calcio da tavolo, ma la mia passione per il Subbuteo nacque quando ragazzi si ascoltavano ancora i Beatles, Il tennis si chiamava Borg – McEnroe e la Ferrari la guidava Gilles Villeneuve. In Piemonte il Subbuteo era Marco Baj, già all’epoca nel giro della nazionale italiana.

Incontrai per la prima volta Marco nel dicembre 1979, allorquando con altri giocatori lombardi andammo a giocare il torneo Palestra Vittoria a Torino.  Lo ritrovai a Torino il 21 giugno 2014 dopo 35 anni in occasione di un torneo a squadre in cui si scontrarono Warriors e Flickers.  Stessa classe ma soprattutto stessa cazzimma. Non nascondo che sapere Marco in attività agonistica, mi diede uno stimolo in più a riprendere dopo sei lustri. Lui sempre ai vertici anche nel calcio da tavolo con una squadra di serie A, io ancora a cercare di imparare a giocare con i nuovi materiali.

Ma un giorno accadde l’incredibile, allorquando con Giulio ci venne l’idea di chiedere proprio a Marco Baj se volesse venire a giocare da noi. Ringrazio ancora Giulio, per quella iniziativa che inizialmente giudicai folle e senza speranza, ma che il 21 giugno 2015 su un tavolo del Lingotto a Torino si concretizzò con una stretta di mano. Marco Baj sarebbe stato un giocatore dei Flickers per la stagione 2015/2016.  Non so dire se fummo bravi noi a vendere bene il progetto di una neo promossa in serie C, o più folle Marco ad accettare la sfida.  Di fatto si diede inizio ad un triennio unico nella breve storia dei Flickers Milano.

La presenza di Marco ci regalò una grande visibilità. Arrivarono giocatori dall’estero, ma fu soprattutto Marco con le sue relazioni a portare talenti.  Già durante la seconda stagione in serie C fummo definiti una corazzata, dopo aver finito il girone d’andata in testa alla classifica.

Ringrazio Marco per questo triennio in cui si è adoperato instancabilmente per la squadra sul campo e fuori. Sono state tre stagioni incredibili vissute intensamente, che quell’abbraccio dopo il playout vinto quest’anno può ben sintetizzare.  Come presidente lo devo lasciare andare. Come amico no. Il Subbuteo mi ha regalato questa emozione dopo 35 anni e spero me ne riservi altre giocando ancora sotto gli stessi colori. 
Marco…è solo un arrivederci.

Vittorio

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